martedì 3 ottobre 2017

Consigli per la mia prima visita in armeria

Ovvero: la prima volta che compri un'arma...

Le armerie non sono bugigattoli oscuri e polverosi come nei film americani. Oggi c'è personale esperto, arredamento e illuminazione curati, praticamente sono delle boutique. Quindi, prima regola: non lasciarsi intimidire dall'idea di entrarvi a comprare un'arma.

Come per qualsiasi altro negozio, c'è un motivo per entrarvi. Perché intendo comprare un'arma? Mi servirà per autodifesa? Per uso ricreativo? (plinking, poligono?) Per andare a caccia? Per gare di tiro? Dunque, seconda regola: sapere perché voglio un'arma, in modo da aiutare il commesso ad aiutarmi a decidere senza esaminare tutte le armi dalla prima all'ultima.

Può capitare che il commesso sia armato. Ottimo. Così come in gioielleria vedi il personale indossare gioielli: non è solo per vanità - è anche per dimostrazione del prodotto. Il commesso armato non lo fa per esercitarsi a diventare un commandos, né per intimidire il cliente, ma per galvanizzarlo, e magari anche per motivi di sicurezza (oltre a blindature degli accessi, telecamere, ecc.) In ogni caso, l'armeria non è un self-service: se il personale non è a tua disposizione, hai sbagliato negozio.

La sicurezza nel maneggiare armi è un'abitudine anzitutto mentale. Se il commesso ti porge un'arma dal lato del calcio e già aperta e dopo aver chiaramente verificato che non è carica, significa che conosce bene il suo mestiere. È estremamente improbabile che l'arma lì in negozio sia carica, ma l'abitudine a controllarla anche quando non necessario è segno di disciplina e di attenzione alla sicurezza. In tal caso il commesso non si meraviglierà del fatto che tu, con quella stessa abitudine, controlli a tua volta che l'arma che ti porge non sia carica - anzi, approverà, perché è segno che l'attenzione alla sicurezza e la buona pratica sono anche tue, e che l'uso delle armi non lo hai imparato dai film d'azione hollywoodiani. Ma se l'addetto ti porge l'arma senza controllarla oppure addirittura puntandotela contro, non hai scampo:
  • o ti getti a terra per toglierti il più presto possibile dalla linea di fuoco (è buona pratica considerare sempre "carica" l'arma che non hai ancora controllato, ed è anche il modo migliore per farlo capire ad un commesso inetto)
  • oppure allontana da te la bocca da fuoco prima di prenderla (il commesso inetto dovrebbe capire lo stesso).
Nell'impugnare una pistola o un fucile considererai ovviamente grandezza, peso, comodità, accessibilità del grilletto... senza mettere il dito sul grilletto ma tenendolo disteso sul lato. Trigger discipline. Anche se non fosse una di quelle armi in cui non si deve azionare il grilletto a vuoto, occorre sempre chiedere il permesso all'addetto, e controllare di nuovo l'arma prima di azionare il grilletto (è vero che era già stata verificata due volte prima, ma la ferrea abitudine alla sicurezza vale di più).

Per l'armeria il nuovo cliente, anche se letteralmente alle prime armi, è prezioso perché gli serviranno subito anche munizioni e accessori: kit di pulizia, bersagli, fondina... A proposito di fondina. Dev'essere anzitutto una che protegga il grilletto. E poi anche una facile da indossare (anche rispetto agli abiti generalmente usati), oltre che sicura da indossare (e la pistola non deve galleggiarci dentro). L'attacco con gli strap è il meno sicuro, perché durante la giornata tende a scivolare o a spostarsi, a causa dei movimenti del corpo. Inoltre occorre considerare quanto sia facile e sicuro non solo l'estrarre la pistola ma anche il rimetterla nella fondina (anche nell'estrarre e riporre occorre condizionare la mente abituandola a gesti meccanici e sicuri). Infine, la solidità costruttiva: una bella fondina che a lungo termine non regge né lo stress dei movimenti del corpo, né il peso della pistola, è come una maglietta che dopo la prima sudata va buttata via.

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