mercoledì 11 gennaio 2017

Nuovo sport: vandalismo sulle recensioni Amazon

L'ultima novità in fatto di vandalismo: martellare le recensioni rilasciate dagli acquirenti sui prodotti venduti da Amazon.

Quando lascio una recensione su Amazon, mi limito a rispondere sinteticamente a quattro punti:

  1. vale quello che costa?
  2. misure e pesi non presenti nella descrizione prodotto
  3. pregi riscontrati (quelli non banali, perché non faccio pubblicità)
  4. difetti riscontrati (specialmente se non immaginabili dalla descrizione prodotto)
In pratica dico ciò che avrei voluto leggere io prima di comprare il prodotto. E lo dico dopo un mesetto o due, perché non sempre la prima impressione è quella definitiva. E lo dico a puro titolo di favore agli altri clienti perché un prodotto buono merita di essere venduto di più mentre un prodotto mediocre merita di fare una brutta fine.

Avevo perciò collezionato una stragrande quantità di like (su Amazon si chiamano "Recensione Utile"), salendo per un certo periodo nei recensori "Top"finché a un certo punto, da qualche mesetto a questa parte, qualcuno - forse sempre la stessa persona - sta segnalando come non utili tutte quelle che rilascio.

Che qualcuno non apprezzi una recensione decente, può capitare. Può anche capitare qualcuno che abbia un'idea molto diversa, o la luna di traverso, o che non sa leggere, o perfino che sbaglia il tasto del like. Ma è un fenomeno stranissimo vedersi sistematicamente bocciate le proprie recensioni pochi giorni dopo averle rilasciate (e perciò vederle rapidamente sparire, sepolte sotto le altre). A questi tizi (o questo tizio) quando mi viene bocciata una ragionevole recensione vorrei infatti chiedere:
  1. non vuoi sapere perché giudico conveniente o esagerato il prezzo?
  2. non te ne importa niente di dimensioni e pesi che non erano presenti nella descrizione?
  3. te ne infischi dei pregi non banali che ho riscontrato?
  4. non te ne frega nulla dei difetti? preferisci comprare alla cieca?
Una prima ipotesi è che qualcuno, vedendosi soffiare il posto in classifica dei Top Recensori, vada distribuendo bocciature ai concorrenti (non ridete: c'è davvero gente che crede così di acquisire la Gloria e l'Onore che la vita ha sempre negato loro).

Una seconda ipotesi è che qualcuno mi detesta personalmente, magari perché ho scritto che il suo libro si poteva condensare in un breve articolo senza perdere nulla del contenuto, o perché ho scritto che il libro del suo avversario era ricco di spunti (non ridete: c'è davvero gente che crede che l'Onore e la Gloria consistano nei like sul facebook e sul web).

Una terza ipotesi è che qualcuno mi detesta per motivi che non hanno nulla a che fare con Amazon, e si vendica con crudeltà bocciandomi tutte le recensioni (non ridete: c'è gente disposta a forme di vendetta anche più insignificanti di questa).

Insomma, da oggi smetto di perdere tempo a recensire su Amazon, ma continuerò a bocciare le solite descrizioni imbecilli (tipo: "consegna rapidissima, sembra buono ma ancora non l'ho provato") e a dare il like a quelle che davvero mi hanno aiutato a decidere se comprare o no.

È un problema che non si può risolvere perché non è una questione tecnico-statistica del software del sito di Amazon: i primi giudizi (soprattutto il primo) sono sempre quelli che colpiscono di più perché non hanno ancora avuto "contraddittorio". 

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