giovedì 9 dicembre 2010

E poi dicono che mi lamento sempre

Una certa Megaditta Punto Com vende una costosa soluzione hardware.
 
Per provarla, si può scaricare la versione emulata (con limitazioni incluse a bordo)... dunque già significa che la loro soluzione hardware è un PC con un software dentro.
 
La Famosa Versione Emulata è un enorme file ZIP di parecchie centinaia di megabytes che contiene un enorme file OVA (lungo un megabyte in meno: dunque era inutile comprimere con ZIP).
 
Il formato OVA (Open Virtualmachine Archive) è standard ma non è leggibile da Virtualbox 3 (occorre la versione 4, che però è ancora in beta e non ho ancora installato). Magicamente quel file risulta illeggibile anche da VMware Player, poiché nel tentare di aprirlo lamenta un parametro command-line "-t" imprevisto.
 
Grazie al Mio Migliore Amico (Google) vengo a sapere che le OVA non le fa la gallina ma è solo un file TAR rinominato e non compresso, per cui si può scompattare con tar xvf filename.ova da cui magicamente esce un file .VMDK (VMware DisK) ed un file OVF.
 
Il file OVF è in realtà un XML con le properties per avviare il VMware ma tentare di aprirlo con VMware Player tira fuori magicamente lo stesso errore del "-t" (e nel file in questione non c'è traccia di alcun "-t").
 
Creo allora una nuova macchina virtuale con Linux e 1Gb RAM, con un hard disk virtuale dal nome "prova.vmdk": prima di avviare la macchina virtuale elimino il PROVA.VMDK e rinomino il famoso VMDK in PROVA.VMDK. Risultato: funziona, alla faccia di quei provoloni. Sono proprio curioso di vedere questo minuscolo eseguibile che costituisce la "soluzione hardware" in questione... :D
 
 

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