lunedì 26 ottobre 2009

I trasporti del futuro

Ecco come si immaginavano il turismo d'élite cinquant'anni fa.

Trip-a-matic, cioè "gita-automatica". Cosa preferisci? un aero-treno (cioè sospeso su piloni) oppure una monorotaia?

Per colpire l'immaginario popolare si supponeva che i treni del futuro (1960) cambiassero solo per il mezzo di supporto (dalla coppia di binari alla monorotaia, oppure ai binari "laterali" "sospesi").

Quelle due idee sono state realizzate praticamente solo in Giappone, e non hanno affatto influito sui trasporti ferroviari.

Certo, oggi si comprano i biglietti pigiando dei bottoni. Ma non si va in gita in giacca-cravatta-valigetta-cappello.

Un viaggio in treno è rimasto "viaggio in treno". Ancora nei primi anni Settanta un Rapido Roma-Napoli impiegava un'ora e venticinque: c'è voluta la Super Alta Iper Velocità (con i Super Alti Iper Prezzi dei biglietti) per arrivare allo stesso risultato.

Il monorotaia in secondo piano mostra una cabina panoramica di testa... che abbiamo visto (e mai più rivisto) sui treni della classe Settebello.

Cinquant'anni fa, il turista piccolo-borghese viaggiava in treno.

Oggi pure (fatte salve le quintalate di benzina che ogni automobilista brucia nel traffico vacanziero).

Strano mondo, quello in cui viviamo...

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