lunedì 27 luglio 2009

Privatizzando i profitti, socializzando le perdite

clipped from www.zeusnews.com

Telecom Italia ha distribuito 1,5 miliardi di utili in primavera, ha erogato in due anni 70 milioni di euro ai suoi manager e quadri di premi e bonus, una quarantina di milioni di euro di liquidazione agli ex manager della gestione Tronchetti, ha incassato 300 milioni di euro in più di canone all'anno, ha tagliato investimenti, vende in Italia e all'estero pezzi importanti del gruppo, ha incassato due miliardi di euro di bond sul mercato finanziario internazionale.


Un'azienda del genere ha bisogno di utilizzare ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietà? Ne ha diritto? Si tratta di un "finanziamento dello Stato agli azionisti" e l'azienda "privatizza i profitti e socializza le perdite"? Questa è la posizione i sindacati di base della Telecom FlmUniti e Cub-Cobas e lo Snater, in compagnia dell'Ugl.

contratto di solidarietà a 1.050 dipendenti
perderanno mediamente 4.000 euro all'anno rispetto agli altri 55.000 loro colleghi in Telecom. Ce n'era davvero bisogno?
70 milioni di euro di premi e bonus ai manager e quadri, diviso 1050 dipendenti che perdono 4.000 euro l'anno, quanto fa?

70 milioni diviso 4 milioni = 18 anni di "contratti di solidarietà".

Se i manager e quadri si fossero contentati di metà del premio, il problema di quei 1050 dipendenti sarebbe stato rinviato di almeno nove anni...

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